Al piano superiore si trova lo studio professionale della dott.ssa Antonella Vecchies.

Contattologia pediatrica

Per risolvere determinate situazioni visive, nel bambino è richiesto l’utilizzo di lenti a contatto.

Grazie al nostro lavoro miglioriamo la qualità della vita dei bambini che presentano le seguenti situazioni e patologie:

  • Ametropie elevate (anomalie di rifrazione dell’occhio)
  • Anisometropia (differenza di potere tra un occhio e l’altro)
  • Afachia (assenza del cristallino)
  • Strabismo associato ad un alto errore refrattivo

Nell’albinismo, nell’aniridia e nel coloboma dell’iride l’applicazionedi lenti a contatto è importante per ridurre la fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce).

Contattologia Geriatrica

Il costante incremento della vita media della popolazione evidenzia la necessità di correggere difetti visivi e anomalie oculari nella terza età mediante l’uso delle lenti a contatto. Le situazioni che richiedono l’applicazione di lenti a contatto in età geriatrica sono: le patologie palpebrali, la differenza di potere tra un occhio e l’altro (anisometropia), i traumi oculari, l’attività sportiva e la necessità di vedere bene a tutte le distanze.

Cheratocono, Cheratoglobo, degenerazione marginale pellucida

Ci sono alcune patologie corneali nelle quali la correzione con occhiale non è sufficiente a garantire una buona performance visiva, e per questo richiedono correzione con lente a contatto. È possibile, attraverso strumenti specifici, l’elaborazione della superficie corneale che, con la sua forma fatta su misura, diversa da paziente a paziente, consente l’applicazione di lenti a contatto personalizzate.

Post chirurgia rifrattiva (PRK, RK, LASIK, Intacs)

Dopo un intervento di chirurgia refrattiva la cornea appare modificata nella sua forma, da prolata (piú curva al centro, piú piatta in periferia) a oblata (piú piatta al centro, piú curva in periferia). Una lente tradizionale, proprio per la modifica della forma, non puó essere applicata su una cornea sottoposta a chirurgia.

Per questo ci occupiamo della scelta della lente da applicare tenendo in considerazione non solo la superficie corneale ma anche le esigenze del singolo paziente.

Innesto corneale

La cheratoplastica è un intervento che consiste nell’asportazione chirurgica di un lembo corneale da paziente affetto e sostituito con un lembo di donatore. Nel post-cheratoplastica, l’utilizzo di occhiali non garantisce una buona performance visiva, per la presenza di una distorsione corneale e di un astigmatismo irregolare indotti dall’intervento.

Per questo progettiamo e forniamo lenti a contatto che tengono in considerazione in modo accurato i fattori morfologici e fisiologici del segmento asportato.

Lenti a contatto terapeutiche e cosmetiche.

L’ortocheratologia è una tecnica non chirurgica e non invasiva che grazie all’applicazione notturna o diurna di particolari lenti a contatto, permette di correggere i difetti visivi più comuni quali ipermetropia, miopia e astigmatismo.

Usate durante la notte, la struttura di queste lenti modifica la superficie della cornea permettendo di vedere bene tutto il giorno seguente ad occhio nudo, senza l’ausilio di occhiali o lenti a contatto.

Lenti multifocali e bifocali

La visione inizia, ma non finisce nella retina.

Per questo, a volte, anche se lo stato di salute dell’occhio è buono, le informazioni visive che vengono raccolte e portate al cervello non sono elaborate in modo efficace.

La visione è infatti un meccanismo complesso, pertanto il solo dato della acuità visiva non è sufficiente a descrivere la funzionalità visiva.

Ecco che, grazie ad un’analisi visiva dettagliata, possiamo mettere in luce alterazioni visive importanti.

Una riabilitazione visiva mirata migliora aspetti primari della visione e questo porta ad una migliore efficienza visiva nei compiti giornalieri come leggere, scrivere, utilizzo dei videoterminali come pc e smartphone, ecc.

Inoltre, è di fondamentale importanza nei seguenti casi:

  • Traumi cranici, patologie vascolari, morbo di Parkinson, ecc.
  • Emianopsie

L’intervento riabilitativo nell’adulto in seguito ad un evento traumatico o vascolare è importante per un recupero funzionale ed è efficace quanto prima questo intervento viene eseguito nel tempo.

  • Albinismo
  • Nistagmo
  • Dislessia evolutiva
  • Confusione visiva, diplopia
  • Soppressione
  • Alterazioni della accomodazione
  • Insufficienza o eccesso di convergenza
  • Insufficienza o eccesso di divergenza
  • Strabismi
  • Alterazione dei movimenti oculari

La plasticità cerebrale è il risultato di un apprendimento tramite il quale, allenando determinati compiti visivi, si ottiene un miglioramento delle funzioni visive.

Ecco allora che patologie quali l’ambliopia o difetti refrattivi come la miopia possono trovare beneficio visivo in seguito ad un training personalizzato di una popolazione di neuroni in corteccia visiva primaria.

  • Ambliopia (occhio pigro) del bambino o dell’adulto
  • Miopia iniziale
  • Presbiopia iniziale
  • Post-chirurgia refrattiva
  • Post-chirurgia della cataratta
  • Visione nello sportivo “supervisione”
  • La visione dell’anziano

Per ipovisione si intende una riduzione più o meno grave dell’acutezza visiva che consegue ad un danno avvenuto a carico dell’apparato visivo.

Il Gruppo Italiano per lo studio dell’Ipovisione, sulla base dei valori riconosciuti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stabilito che l’ipovisione centrale si instaura quando il residuo visivo è pari o inferiore a 3/10; mentre l’ipovisione periferica si instaura quando il campo visivo residuo è inferiore a 60%.

La riabilitazione visiva nel bambino

La riabilitazione della funzione visiva consiste in un insieme di interventi, di stimolazione e di esercizi che hanno lo scopo di favorire il bambino ad utilizzare al meglio il residuo visivo.

Attraverso il nostro intervento riabilitativo, aiutiamo il bambino ad essere consapevole del proprio sistema visivo, ad utilizzare tutti i canali sensoriali, ad integrare il dato visivo con le altre informazioni sensoriali e ad adottare strategie esplorative per interagire con la realtà.

I tipi di intervento riabilitativo nel bambino:

  • Stimolazione e facilitazione ambientale
  • Stimolazione visiva per la fissazione
  • Stimolazione visiva per i movimenti oculari (movimenti saccadici di esplorazione e di localizzazione, movimenti di inseguimento lento)
  • Stimolazione per l’arrampicamento
  • Stimolazione per la ricerca visiva
  • Stimolazione visiva in diverse condizioni posturali
  • Strategie di esplorazione
  • Educazione alla visione
  • Indicazioni personalizzate per la scelta di quaderni, pennarelli, lampade da utilizzare e loro posizionamento, eventuale utilizzo di ausili ingrandenti o testi ingranditi

La riabilitazione visiva in età adulta

Questa ha lo scopo di garantire l’autonomia del soggetto e di consentire alla persona di poter svolgere senza problemi la propria attività lavorativa.

Grazie all’ascolto delle necessità del cliente riusciamo a fornire una riabilitazione efficace e ad individuare se esiste un ausilio idoneo alla patologia in atto.

I tipi di intervento riabilitativo nell’adulto:

  • Ausili ottici ed elettronici
  • Videoingranditori
  • Lenti filtranti
  • Ricerca di una zona di fissazione preferenziale (PRL) e sua stabilizzazione
  • Rieducazione alla lettura
  • Plasticità cerebrale

L’allenamento che proponiamo consente di individuare le strategie che rendono il paziente più abile nelle sue funzioni.

Affinchè si ottengano risultati ottimali, il processo riabilitativo deve basarsi anche sulla motivazione e sulla volontà del paziente: il successo del percorso riabilitativo, infatti, è dato dalla sinergia tra paziente e riabilitatore.

Esame del campo visivo computerizzato

Tomografia a coerenza ottica (OCT)

Topografia Corneale

Pachimetria Corneale

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